La disavventura del magnifico.

Nei mesi scorsi mi sono imbattuto nel restauro di un magnifico comò in ciliegio, il quale aveva avuto una disavventura con delle perdite di acqua dal piano superiore……

prima…                                                                                            …dopo

…. e dopo tante ore di duro, ma piacevole lavoro il risultato è davvero “Magnifico“.

I primi lavori nel laboratorio di Via Palizzi

Questa estate sono stato un po’ impegnato nel trasloco del laboratorio dal Vomero alla sede storica di Via Palizzi 85. Un ritorno a casa insomma 🙂

Ecco i primi lavori:

Restauro calatoia noce nazionale

Diamo nuova vita alle poltroncine un po’ demodé

Ed infine, uno stupendo  tavolino ‘800 in palissandro con intarsi in bosso, cedro e radica ,con applicazioni in bronzo

Restauro scrivania Luigi Filippo in piuma di mogano

scrivania Luigi Filippo
Dopo aver sverniciato  questo gioiellino, sono partito per il restauro delle parti mancanti, quali pezzi d’impiallacciatura , alcuni pezzi di cornice (ricostruita rigorosamente a mano), ripristino guide dei cassetti e tanto altro.
Dopodiché sono passato ad una carteggiatura a fondo, una spolverata ed una passata di olio paglierino per conferirgli un colore naturale.
Una volta asciugato l’olio, ho proceduto con qualche ritocco di colore su qualche parte da me restaurata in precedenza.
Dopo aver raggiunto un colore omogeneo sono passato alla lucidatura a tampone con alcool e gommalacca. Operazione delicata che ho ripetuto per circa tre giorni.
Terminato il ciclo di pulitura a tampone ho fissato la pelle ecologica sul piano della scrivania stessa, così come sul piccolo ripiano estraibile, creando, poi, una bordatura dorata.
Ho completato il tutto con un’ultima mano di pulitura (schiaritura), ossia quel procedimento che conferisce un effetto lucido e “specchiato” all’oggetto.
E’ così che ho cercato di portarla al suo antico splendore… Che ne pensate?

REALIZZAZIONI DI FALEGNAMERIA

Restauro e non solo, ecco alcuni lavori di falegnameria a cui mi sono dedicato negli ultimi tempi.

Restauro imposte esterne palazzo storico di Napoli

Scorcio Piazza Garibaldi - Napoli

Scorcio Piazza Garibaldi – Napoli

Oggi ci troviamo nei pressi di Piazza Garibaldi per smontare  delle imposte esterne in legno a cui ridare nuova vita.

 

Ora possiamo iniziare a lavorarci su.

Per prima cosa inizio a restaurare e ricostruire ex novo le parti logore o mancanti

Dopo una grande pulita e una seria carteggiata, via con il fondo cementite e un ottima rettifica di stucco.
E per completare l’opera 2 mani smalto opaco grigio

Voilà, lavoro terminato!

Imposte esterne in legna restaurate

Imposte esterne in legna restaurate

Restaurando

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Avanti ieri sono stato da una cliente a ritirare un tavolo francese a vela di fine ‘800 per delle bolle d’aria sul piano e riprendere per bene  la pulitura (lucidatura)

 

1) ho individuato le bolle  sulla superficie del piano battendo con le dita  e ho intaccato con un taglierino con punta fine, una goccia di colla a perline (colla di pesce) e le ho stese  con la penna (martello per impiallacciare).  Ho  pulito bene i residui di colla , adesso devo  aspettare il giorno dopo almeno.

 

2 )  una volta seccata la colla , ho carteggiato nei punti lavorati in precedenza con un pezzetto di legno avvolto nella carta vetro di grana 120 per evitare di fare solchi.

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3) spolverare la superficie del tavolo per bene e impastare un pò stucco a  turapori  con terre colorate al fine di ottenere la tonalità desiderata.

 

4) una volta asciugato lo stucco ho passato una mistura di olio paglierino e petrolio lampante, ho carteggiato con carta di grana 220 tutto il piano del tavolo eliminando per bene le macchie di stucco e facendo assorbire l olio e petrolio per far riprendere il colore naturale alla bellissima radica di noce e al tavolo stesso.

 

5) una volta asciugato l olio ripreso il colore ottenuta una superficie liscia e setosa  al tatto, si passa alla pulitura : prima mano un abbozzo di pulitura con gommalacca , ripassata di stucco .

 

6 il giorno dopo ho  tolto lo stucco con carta di grana fine 400 ed ho preparato il piano alla seconda mano di pulitura rigorosamente a tampone.

 

7) eccomi per l ultima mano di pulitura cioè la schiaritura che consiste nel’ eliminare tutti gli aloni lasciati dal tampone (in napoletano “pupatella”) e  rendere la superficie lucida a specchio ed esaltare la bellezza di questo grazioso tavolo.

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Danno riparato, lucidatura ultimata

Il Baule: missione compiuta!

Finalmente il baule è terminato!

 

L’ho consegnato al cliente che lo ha messo in bagno, ma può essere un bel pezzo anche in salotto o cucina

 

 

 

Che dire.. cliente soddisfatto e io adoro questo tipo di restauro creativo!

I tarli, che fare?

Per chi ama il legno i tarli sono i peggiori nemici. Colpiscono alcuni tipi di legni fino ad indebolirne la struttura e a compromettere la stabilità del mobile.

COME RICONOSCERE UN MOBILE TARLATO

Può capitare spazzando di notare dei piccoli cumuli di segnatura vicino un mobile.  Questo è un segno inequivocabile della presenza di tarli! ispezionare per bene il mobile dandogli delle pacche lungo i fianchi così da poter vedere se cade segatura finissima.  Anche se il buco è solo uno, non prendete la situazione sottogamba: i tarli lavorano dall’interno e depositano molte, molte uova . Bisogna agire subito.

FASE 1

Prendere il mobile/sedia o qualsiasi altra cosa sia e portarlo lontano da altri mobili in legno. I tarli infettano molto velocemente qualsiasi cosa in legno capiti loro a tiro, quindi attenzione!

FASE 2

Se il mobile è di pregio o se è comunque qualcosa a cui tenete, vi consiglio di rivolgervi a un professionista: a volte con una piccola spesa si evita di dover poi fare un lavoro più radicale e costoso o di dover buttare il mobilio.

Se , invece, parliamo di cosa di poco conto, potete provare a fare da voi:

  • In ferramenta acquistare antitarlo che non intacchi il tipo di verniciatura ed un pennello
  • Pulite il mobile con un panno morbido asciutto
  • < con un pennello a setole morbide nuovo passate l'antitarlo su tutta la superficie sia internamente che esternamente (DAPPERTUTTO) .

  • Avvolgete il mobile con dei teli di cellophane (potrebbe andare anche della pellicola da cucina), chiudere perbene con scotch in modo da creare delle vere e proprie camere a gas e lasciatelo così per almeno una settimana.
  • Passata la settimana o più, potete rimuovere i teli o la pellicola.
  • Se si desidera si può a questo punto provvedere a richiudere i buchi con dello stucco a cera per legno (acquistabile in tutti i colori in ferramenta). Questo trattamento ha un valore puramente estetico (tappare il buco non evita il riformarsi di tarli)

Questo metodo non dà certezza del risultato, in quanto è possibile che non siate andati fino in fondo ad ogni buco e che quindi delle uova siano ancora presenti. Per un risultato certo vi consiglio di rivolgervi al vostro restauratore di fiducia.

COME PREVENIRE I TARLI

Niente vi darà la certezza che non si formino tarli nei vostri mobili, però sicuramente potete diminuire drasticamente le possibilità con una corretta cura del legno. 

Oh no, macchie bianche sul tavolo!

Alone bianco legno
Non ricordo quante volte sono corso a casa di alcuni clienti disperati perché si era macchiato il tavolo che avevo appena lucidato a tampone.  Si era fatto un alone di colore bianco poggiando delle cose troppo calde ( macchie di calore) .
Navigando in Internet si trovano le soluzioni più disparate: c’è chi utilizza sapone di Marsiglia, chi olio di oliva e chi addirittura va direttamente di retina!  Molti di questi rimedi comportano conseguenze sgradevoli e chiamata necessaria del restauratore (tralasciando la retina, il cui pensiero mi avvilisce, l’ olio di oliva ad esempio  ci dà  l’ idea di “nutrire” il legno, ma lo unge solamente).Per eliminare le macchie bianche l’ ideale è l’ olio paglierino , meglio se diluito con petrolio lampante tenendo conto di aerare bene il locale perché il petrolio puzza un bel po’, ma va assolutamente bene anche da solo. Si trova facilmente da un qualsiasi ferramenta idem il petrolio lampante
Procedimento:Prendere un po’ di ovatta  (una spugnetta o uno canovaccio un po’ andato) bagnato di olio paglierino e passarlo uniformemente sulla macchia e allargarsi lentamente rispetto al centro della stessa.

Ripetere l’ operazione se occorre il giorno dopo.

Il legno dovrà lentamente assorbire l’ olio.

Per un risultato omogeneo l’ ideale sarebbe oliare tutta la superficie (cosa buona e giusta in quanto pulisce la superficie del mobile anche nei punti “impossibili” cioè fessure, intagli, grate ecc.)Asciugare infine con un panno che assorba i residui di olio (meglio di cotone).
IMPORTANTE 
Le superfici verniciate a tampone (lucido a specchio) con gomma lacca, preservarle con  2 o più tovaglie onde evitare tutto ciò.
Coniamo un altro detto “prevenire è meglio che spendere soldi”, quindi evitate di stirare direttamente sul tavolo e, se dovete poggiare qualcosa di caldo tipo una caffettiera, mettete sotto qualcosa!

Il Baule – mettiamoci all’opera

I lavori del baule procedono e in un paio di giorni posso dire di essere a buon punto.

Per prima cosa ho eliminato la ruggine e ho passato una vernice trasparente che serve a preservare la superficie esterna e a risaltarne il colore. Poi ho provveduto a risistemare tutta la bordatura nera e le varie componenti in ottone.    Infine ho colorato il fondo di nero.

Passiamo all’interno.

Pur a malincuore sono stato costretto a eliminare la carta che rivestiva gli interni. E’ tornata quindi alla luce la struttura del baule, composta di assi di legno niente male. Sarebbe stato bello semplicemente passare dell’impregnante sulle assi e lasciarle così al naturale. Sfortunatamente lo scopo finale è creare un mobile per il bagno o la cucina e, quindi, ho deciso di coprire le assi con dei pannelli nuovi in modo tale da rendere la pulizia del mobile semplice ed efficace.

Prima di rivestire l’interno del baule ho fatto un po’ di prove colore:

Grazie a whatsapp ormai non c’è più bisogno che il cliente venga più volte in bottega per scegliere, gli ho mandato le foto e nel giro di pochi minuti ha deciso:  blu cobalto e  mensole bianche.

Ora un caffè e poi di nuovo a lavoro. Stay tuned!